Oktoberfest: non solo birra

L’Oktoberfest, la festa della birra numero uno al mondo, è molto di più di fiumi di birra e gente che balla nei capannoni.

Nata come una festa reale, istituita in occasione del matrimonio tra il Principe Ludwig di Baviera e Teresa di Sassonia, il 12 ottobre 1810, inizialmente durava 5 giorni, ed era un momento di festa per l’unione appena celebrata. I divertimenti erano molto diversi da quelli che conosciamo oggi: c’erano dei tornei, delle corse dei cavalli, si stava tutti insieme, come una sagra da paese. Il tutto nel parco che prese il nome dalla sposa, il Theresienwiese. La stessa area festa che ospita ancora oggi l’Oktoberfest e le sue due sorelle: l’edizione primaverile e quella invernale, che si conclude proprio la sera dell’ultimo dell’anno.

Tirano e la sua posizione strategica

Uno degli aspetti che ha sempre attirato l’occhio dei turisti è la sua posizione spettacolare. Si trova ad un’altitudine di circa 450m ed è completamente circondata dalle montagne. Questa conca apparentemente così aspra è attraversata dalla Valtellina e dalla Val Poschiavo.

La storia di quest’area pone le sue radici diverse centinaia di anni prima rispetto alla nascita di Gesù. I primi ritrovamenti risalenti al XVIII secolo a.C. furono dei pugnali. In seguito l’area sarà occupata dai Celti, dagli Etruschi, dai Romani e da diverse popolazioni barbare. Un uomo che ha lasciato un segno tangibile a Tirano è Ludovico il Moro, il quale nel XVI XVII secolo si è occupato di fortificare il luogo.

Tirano e il Santuario della Madonna

Il Santuario della Madonna di Tirano è un vero e proprio luogo di pellegrinaggio. Non è famoso a livello di Fatima o Medjugorje, ma anche qui è avvenuto un miracolo, nel 1504. Sotto le indicazioni della Vergine, beato Marco Omodei ha fatto costruire questo santuario un anno dopo l’apparizione, consacrandolo a luogo di culto ambito anche dai turisti che arrivano in città per partire con il Trenino Rosso.

In pieno stile rinascimentale, il Santuario di Tirano, sul cui lato est della torre furono rappresentati i tre simboli delle Leghe dell’area cittadina, è un mix di più culture, tra cui quella veneziana.

L’aspetto che lo rende un’attrazione fuori dalla norma è la grande quantità di stucchi che dà un impatto visivo assolutamente sontuoso. Intorno a fine secolo fu costruito anche il campanile, elemento simbolico del complesso.

Da Tirano ai crotti

Mai sentito parlare di crotti? Si tratta di una cavità naturale ottenuta dalle frane di diverse pareti rocciose. Fin qui questi anfratti sembrano delle normalissime grotte, tuttavia l’elemento che li rende speciali è il sorel, una corrente d’aria costante che spira costantemente ad une temperatura di 8 gradi. Gli scienziati ancora non si spiegano come questa brezza possa mantenere la stessa temperatura in ogni periodo dell’anno.

Per questo i crotti sono delle affidabilissime celle frigorifere, sfruttatissime per la maturazione del vino e per la stagionatura di insaccati e formaggi. Addirittura alcune di queste cavità sono state rese agibili e sono state trasformate in veri e propri ristoranti. Che siate buon gustai oppure no, dubito che potrete trovare molte location alpine migliori di questa.

Da Tirano a Saint Moritz con il Trenino Rosso del Bernina

Impossibile poi non nominare, almeno una volta, il Trenino Rosso del Bernina, che collega l’Italia alla Svizzera attraverso degli scenari idilliaci che conquisteranno adulti e bambini.

Che lo prendiate d’estate o d’inverno poco importa: il paesaggio vi lascerà a bocca aperta, e saprà catturare non solo il cuore ma anche l’attenzione del più scettico. Provare per credere!

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